Probabilmente a causa di un vissuto caratterizzato da maggiori traumi – sia propri del percorso migratorio che della vita pregressa –  tra i migranti è più alta l’incidenza di psicosi.  Nelle donne, poi, si somma l’essere più esposte ai maltrattamenti sessuali, fisici, psicologici. Ce ne ha parlato Ilaria Tarricone dell’Università di Bologna.