Le tecniche diagnostiche attuali permettono di inquadrare meglio la depressione nell’ambito dei disturbi dell’umore ed è sempre più spesso possibile scegliere percorsi terapeutici personalizzati. Uno degli esempi è quello degli eventi avversi sul piano della funzione sessuale: il PRAC dell’EMA ha riconosciuto l’esistenza di una disfunzione sessuale legata al trattamento con alcuni antidepressivi e ha invitato tutte le aziende produttrici a emendare con un warning il foglietto informativo e la scheda tecnica. Secondo Antonello Bellomo, Università di Foggia, è però fondamentale la regola del buon senso e una relazione medico-paziente basata sulla fiducia: sta allo specialista monitorare questi effetti collaterali ed eventualmente optare per “principi attivi con minore prevalenza di effetti sessuologici”.