“La malattia mentale non ha un determinante unico, biologico, ma è biopsicosociale, taglia trasversalmente tutta una serie di dimensioni che vanno in crisi”, spiega Serafino De Giorgi che sottolinea come ad essere in crisi sia “tutto il sistema sanitario di tipo universalistico”. D’accordo anche Bernardo Carpiniello che guarda al futuro includendo la “psichiatria di comunità –  basata su una rete diffusa e capillare di strutture territoriali – che rappresenta in Europa e in generale un modello di riferimento”.