La psichiatria transculturale deve guardare ai migranti in un’ottica di ibridazione di culture e chiedersi quanto gli strumenti della psichiatria occidentale siano applicabili ovunque. Ma deve fare anche i conti con l’ostilità con cui l’occidente reagisce ai migranti, evocando il concetto di identità nazionale. Un confronto tra Massimo Di Giannantonio, Jaswant Guzder e Richard Bentall.