Alessandro Rossi, presidente SOPSI, pone l’accento sulla consapevolezza della scarsa validità degli attuali fenotipi diagnostici. La diagnosi, seppure necessaria come strumento di comunicazione, potrebbe non riflettere la percezione diretta della persona del suo disagio o della sensazione psicologica anomala. In questo scenario, la psicopatologia fenomenologica si pone come uno strumento capace di enfatizzare l’analisi e la descrizione del disagio percepito soggettivo che può essere studiato con metodiche neuroscientifiche, aprendo la strada alla disciplina della neurofenomenologia.