PUNTATA 1 | SCHIZOFRENIA

Schizofrenia

La schizofrenia è vista sia negli aspetti positivi, quando “la presenza di una rete sociale o la capacità di organizzare il proprio futuro, portano ad un funzionamento migliore rispetto alle aspettative”, come spiega Alessandro Rossi, sia nel suo carico di disabilità. Spiega, infatti, Marco Vaggi che “circa un 20-25% dei pazienti che afferisco ai DSM soffrono di schizofrenia, ma questi assorbono circa il 40% delle risorse”. La parola, sulle terapie, passa a Marco Riva e Andrea Fagiolini, con un focus sul lurasidone.

Un approfondimento sulla schizofrenia tratto dal “Manuale di psichiatria”

Carlo Verdone

“Maledetto il giorno che t’ho incontrato” racconta le fragilità dei protagonisti avviando un processo di cura. Ma, come ha spiegato Carlo Verdone, regista e protagonista del film, “la nostalgia di quell’ansia – di ossessioni e debolezze – che non c’è più è dura da affrontare”. Dal cinema come luogo dell’analisi al cinema come strumento per ridurre lo stigma verso il disagio mentale, ricordando che “l’importante è raccontare i personaggi nella loro umanità, con le loro fragilità e debolezze. Le commedie non sono soltanto a colori. La vita se vuoi raccontarla veramente è fatta di bianco e nero, di solitudine, di malinconia”.

Psichiatria: in crisi

Per Josef Parnas “la dimensione soggettiva del paziente deve essere ricollocata in uno scenario psicosociale concreto”. La psichiatria è in stallo, se la confrontiamo con l’oncologia o le neuroscienze, e questo dipende soprattutto dall’assenza di un framework concettuale, che possa guidare la ricerca empirica. Decisamente più positiva è la visione di Tagrid Leménager che vede il futuro della disciplina proprio nella capacità di cure sempre più personalizzate: “siamo sempre più in grado di stabilire le ‘dosi’ di psicoterapie e trattamenti farmacologici adatti al singolo paziente”.

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