L’efficacia nel ridurre le emorragie intracraniche e la mortalità e la generale maggiore sicurezza, rendono i NAO la migliore opzione terapeutica per i pazienti a più elevato rischio di sanguinamenti e di morte: i pazienti anziani fragili. Ne parliamo con Robert P. Giugliano, del Brigham & Women’s Hospital di Boston.